Escursione al Sassopiatto dal Passo Sella
Il Sassopiatto fa parte del gruppo del Sassolungo e separa la Val Gardena dalla Val di Fassa. La vetta raggiunge quota 2958 metri e offre uno dei migliori panorami della zona. La vista si perde verso l’alpe di Siusi, il Catinaccio, le Odle, il Gruppo del Sella e la Marmolada.
Il punto di accesso più semplice è dal Passo Sella altrimenti è possibile partire da Ortisei o Selva di Val Gardena come descritto nella sezione varianti.
L’escursione può essere divisa in due fasi. La prima, facile, prevede l’avvicinamento alla parete del Sassopiatto e si sviluppa lungo un sentiero pianeggiante su fondo in terra. La seconda fase, decisamente più impegnativa, sale decisa lungo la parete sud con una pendenza media costante tra trenta e quaranta gradi su fondo di detriti e rocce.
Risalire questo versante della montagna si rivela monotono ma l’arrivo in vetta spalanca una vista splendida, la considero la migliore della Val Gardena. Se siete disposti a superare il lungo pietraio vi garantisco che alla fine sarete premiati!
Il percorso è di tipo escursionistico e non presenta tratti attrezzati. Solo alcuni punti del sentiero di avvicinamento alla parete presentano delle piccole frane e, seppur venga fatta un’attenta manutenzione, quando piove il fondo diventa fangoso e può essere insidioso.
Per le famiglie consiglio di fermarsi al rifugio Sasso Piatto mentre gli escursionisti ben allenati potranno proseguire fino in vetta.
Come per tutti gli itinerari in Val Gardena anche qui troverete lungo il percorso numerosi rifugi dove ristorarvi.
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Mappa e profilo altimetrico
Itinerario per la vetta del Sassopiatto
Il punto di partenza dell’escursione è il Passo Sella a circa 2.200 metri di altitudine. Ci sono diversi parcheggi a pagamento ma, in agosto, meglio arrivare intorno alle 9 per non rischiare di trovare tutto esaurito.
Il sentiero per il Sassopiatto inizia in corrispondenza della chiesetta di fianco alla partenza della cabinovia.
Il primo tratto è in leggera salita ma sarete accompagnati da una splendida vista sul gruppo del Sassolungo.
Di grande impatto anche lo scorcio sul Sella.
Nelle giornate serene si può ammirare anche la Marmolada.
Continuate fino al rifugio Salei e affrontate un breve tratto in salita per arrivare sulla cima di una collinetta che vi offrirà un nuovo punto di vista sul Sassolungo.
Cento metri di lieve discesa e sarete al rifugio Friedrich August a 2.300 metri di quota.
Da questo punto il sentiero proseguirà a mezzacosta alternando lievi sali e scendi. Il fondo è in terra per cui scegliete una giornata asciutta per attraversarlo nelle migliori condizioni evitando ampie zone di fango.
Dopo due kilometri arriverete al famoso rifugio Sandro Pertini.
Proseguite in direzione rifugio Sassopiatto fino ad arrivare ad un bivio. Non ci sono indicazioni ma prendete il piccolo sentiero di destra che inizia a salire sul fianco della montagna.
Arriverete a una conca sotto l’enorme parete del Sassopiatto.
Adesso inizia la fase impegnativa, dovrete affrontare un salita con pendenza costante tra i 30 e 40 gradi su detriti e rocce.
Mentre salite sarete accompagnati da uno splendido panorama verso l’Alpe di Siusi, lo Sciliar, i Denti di Terra Rossa e il Catinaccio.
Attenzione a non perdere il sentiero, dove non vedere la vernice bianca e rossa cercate di individuare gli ometti di pietra.
Sarà una salita dura di almeno un’ora ma alla fine sarete ripagati da un panorama fantastico, per me il migliore della zona!
Vetta del Sassopiatto!
Davanti a voi potete affacciarvi sull’impressionante parete nord del Sassopiatto, uno strapiombo davvero mozzafiato con vista sul Sassolungo.
In lontananza si scorge il Gruppo dell’Odle.
Per la discesa ripercorrete il sentiero dell’andata fino ad arrivare alla conca.
Qui invece di imboccare il sentiero dell’andata continuato sul percorso principale fino ad arrivare al rifugio Sassopiatto dove potrete godervi un meritato ristoro!
Per il rientro seguite il sentiero a mezzacosta che vi riporterà al rifugio Pertini e quindi al passo Sella.
Lungo il percorso bisogna fare attenzione ad alcuni tratti dove il tracciato diventa stretto o presenta piccole frane. Continui interventi di manutenzione con assi di contenimento lo rendono sicuro. Consiglio comunque di non percorrerlo in condizioni di pioggia per via del fondo fangoso che diventa scivoloso.
Varianti al percorso
Variante 1 – Partenza da Ortisei
Per chi alloggia a Ortisei consiglio questa variante che vi permetterà di visitare numerosissimi posti d’interesse in una sola giornata.
Si parte dalla cabinovia per l’Alpe di Siusi. Da li scendete in direzione Saltria e prendete la seggiovia Florian per vi porterà al rifugio Williams. Il passo seguente sarà raggiungere il rifugio Sassopiatto da cui potrete attaccare il ripido lastrone del Sassopiatto e raggiungere la vetta.
Dopo la discesa dalla cima invece di tornare indietro proseguite verso il rifugio Pertini e quindi il passo Sella dove troverete numerosi pulman di linea che vi riporteranno a Ortisei.
Questa soluzione vi farà percorrere 17 km con un dislivello di 1.500 metri.
Variante 2 – Partenza da Selva
Se vi trovate a Selva e non vi spaventano le lunghe camminate potete evitare di prendere la vettura o il pulman fino al Passo Sella e sfruttare la cabinovia del Ciampinoi per portarvi in quota. Dirigetevi al rifugio Comici e seguite il comodo sentiero che, attraverso la città dei Sassi, vi porterà fino al Passo Sella dove potrete unirvi al percorso principale che ho descritto nell’articolo.
Con questa variante considerate di aggiungere 9 km e 200 metri di dislivello. L’escursione diventa pertanto estremamente impegnativa con una lunghezza totale di 24,5 km e 1250 metri di dislivello. Per portarla all’interno dei 20 km potete valutare di rientrare in pulman a Selva una volta tornati al Passo Sella.
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