Escursione ai rifugi Nicola e Cazzaniga Merlini attraversando i Piani di Artavaggio partendo da Culmine di San Pietro
I piani di Artavaggio si trovano sopra Moggio a una quota intorno a 1.650 m. Se raggiunti con la funivia offrono un comodo punto di partenza per numerose escursioni che permettono di raggiungere rapidamente le vette dello Zuccone Campelli, Zucco di Pesciola, Sodadura o Cima di Piazzo. E’ possibile inoltre raggiungere i Piani di Bobbio oppure fare un percorso ad anello intorno al monte Sodadura.
Il tracciato che descrivo di seguito è pensato per salire ai piani di Artavaggio senza utilizzare la funivia e raggiungere il punto più panoramico attraverso un percorso lungo, ma senza pericoli e con una pendenza lieve e costante adatto ad essere percorso anche in mountain bike e per famiglie ben allenate (18 km sono comunque piuttosto lunghi da percorrere per i bambini).
Il tragitto in auto per arrivare al punto di partenza non è molto comodo, in quanto usciti da Moggio, la strada diventa piuttosto stretta e in alcuni punti è problematico passare in due auto contemporaneamente. E’ consigliato pertanto ad automobilisti esperti di strade di montagna.
Lungo il tragitto non ci sono rifugi, ma arrivati ai Piani di Artavaggio avrete diverse possibilità di ristoro.
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Mappa e profilo altimetrico
Itinerario verso Artavaggio
Abbiamo due possibilità per salire ai piani di Artavaggio, attraverso la variante 1 direttamente da Moggio oppure come vi consiglio in seguito, andando in macchina in direzione Culmine di San Pietro. Con la seconda soluzione guadagnerete quota partendo da circa 1.200 m e il percorso, seppur più lungo, offrirà una pendenza dolce e costante.
Pronti, partenza … via!
Il punto di partenza è indicato su Google Map come parcheggio Culmine San Pietro, e si trova poco meno di un chilometro prima di arrivare al passo e potete vedere sulla vostra sinistra uno spiazzo per le macchine e una sbarra che chiude la strada forestale.
Davanti a noi possiamo vedere il passo della Culmine di San Pietro.
Mentre alla nostra destra si staglia la Grignetta e il Grignone.
Ci incamminiamo lungo la comoda strada forestale che sale dolcemente nel bosco.
Mentre si sale, possiamo ammirare la Grignetta e il Grignone e tutti i paesi della vallata: Moggio, Barzio, Cremeno e Pasturo.
Avvicinandoci ai Piani di Artavaggio possiamo vedere alla nostra sinistra lo Zuccone Campelli.
Piani di Artavaggio, stiamo arrivando!
Una volta usciti dal bosco, iniziamo a scorgere in lontananza il Monte Sodadura.
Alle nostre spalle ci lasciamo la cima dello Zucco di Maesimo
Il percorso è ormai in piano e si arriva ad un piccolo laghetto artificiale con sullo sfondo la cima dello Zuccone Campelli.
Arriviamo quindi ai piani di Artavaggio con al centro l’ex albergo sciatori.
Poco più avanti troviamo la bellissima chiesa di Maria Santissima.
A questo punto possiamo proseguire verso il rifugio Nicola oppure fermarci in uno dei numerosi rifugi presenti: rifugio Sassi Castelli, Casari, Baita della Luna. Continuiamo a seguire la nostra nostra forestale e prepariamo a superare una salita di media pendenza. Verso la metà del percorso si apre una vista veramente ampia su tutte le montagne circostanti.
Arrivo ad Artavaggio
La nostra salita si conclude al rifugio Nicola che si può notare per la caratteristica forma a punta del tetto.
Il rifugio sorge di fianco al monte Sodadura.
Prendiamo il sentiero alla sinistra del rifugio e vediamo proprio davanti a noi il rifugio Cazzaniga Merlini.
Arrivati al rifugio possiamo vedere uno splendido panorama sul monte Zuccone Campelli.
Dopo una meritata sosta possiamo lasciare il rifugio Cazzaniga Merlini e rientrare al Culmine di San Pietro percorrendo esattamente a ritroso il tragitto fatto all’andata.
Varianti al percorso
Ai piani di Artavaggio abbiamo diverse opzioni per ampliare il percorso, ma questa escursione si concentra sul raggiungimento dei piani e un breve sopralluogo di perlustrazione, per questo vi consiglio le seguenti varianti:
Variante 1 – Salire dalla partenza della funivia di Moggio
Non apprezzo molto il sentiero che ci porta ad Artavaggio dalla partenza della funivia di Moggio, tuttavia ci consente sicuramente di risparmiare del tempo e salire più rapidamente. In questo caso dovremmo percorrere 4 km e superare 800 m. di dislivello, mentre per arrivare nello stesso punto con il percorso indicato nella guida, occorrono poco meno di 8 km ma con un dislivello minore che si assesta intorno ai 450 m.
Con questa variante, la lunghezza dell’escursione scende a circa 14 km, ma il dislivello da superare sale a 1.250 m.
Variante 2 – Salire sulla cima Sodadura
I più allenati, possono prendere in considerazione l’idea di raggiungere anche la celebre cima del Sodadura dopo essere arrivati al rifugio Nicola.
Significa allungare il percorso di 1 km e aggiungere un dislivello di 150 m.
La salita è abbastanza ripida e dopo il lungo tragitto già percorso, potrebbe essere più faticosa del previsto!
Gallery immagini
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