Escursione partendo da Santa Cristina al Col Raiser, rifugio Firenze e arrivo al Seceda.
L’escursione al Col Raiser e alla vetta del Seceda, permette di visitare il parco del Puez Odles e godere di quello che considero il miglior panorama che si può ammirare nella Val Gardena. La vista che si apre una volta arrivati a 2.500 metri è splendida e spazia sul Sella, il Sassolungo e l’alpe di Siusi.
Per chi desidera un percorso più impegnativo è possibile evitare di prendere la funivia del Col Raiser e salire direttamente da Santa Cristina come descritto nelle varianti.
Il percorso è semplice, con una lunghezza e dislivello che lo rende adatto anche alle famiglie. Non c’è nessun tipo di pericolo e le salite sono sempre moderate. In caso di affaticamento inoltre si può rientrare dalla cima del Seceda a Col Raiser utilizzando una seggiovia.
Il panorama è stupendo e il sentiero vi condurrà attraverso alpeggi incontaminati, verso la vetta del Seceda, facendovi scoprire in continuazione angoli incantevoli. Le pareti verticali del Puez Odles che si staccano decise dal verde dei prati, con la costante presenza per tutta la passeggiata di un panorama a 360 gradi sulle montagne della Val Gardena, rendono questa escursione indimenticabile.
I sentieri sono in ottime condizioni e i punti di ristoro numerosi, permettendo a tutti i tipi di pubblico, di godere della bellezza di questi luoghi.
Arrivare in macchina alla partenza della funivia per il Col Raiser è semplicissimo e su comoda strada. Un ampio parcheggio su più piazzali permette in fine di trovare facilmente posto per l’auto.
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Mappa e profilo altimetrico
Itinerario per il monte Seceda
Arrivati al paese di Santa Cristina , si seguono le indicazioni per la cabinovia Col Raiser dove troverete un ampio parcheggio per lasciare la vettura.
Prendete la cabinovia che vi porterà a quota 2.100 mt di altezza, in una posizione dove i più pigri potranno già decidere di fermarsi e riuscire comunque a godere di un panorama meraviglioso.
Verso sud la vista si perde verso il gruppo del Sassolungo e l’alpe di Siusi.
A nord e a est possiamo ammirare il Gruppo del Pues-Odles.
Seguite la strada principale che in 100 metri vi porterà al rifugio Odles. Svoltate a destra lungo il sentiero 4 in direzione rifugio Firenze. Il sentiero scorre attraverso un bosco, è in perfette condizioni e può essere percorso anche da passeggini.
In circa venti minuti arriverete al rifugio Firenze dove molti turisti si fermano per ristorarsi e rientrare all’arrivo della cabinovia.
Proseguite verso nord lungo il sentiero 13 in direzione Forcella di Mesdì lasciandovi il rifugio Firenze alle spalle.
La vegetazione si dirada fino a sparire, il sentiero diventa più stretto ma sempre in perfette condizioni. Di fronte a voi avrete il gruppo del Puez Odles.
Alle vostre spalle invece il gruppo del Sassolungo.
Arrivati a una conca dove sarete circondati dalle parete di roccia svoltate a sinistra in direzione della Malga Pieralongia.
Prima di arrivare alla Malga, incontrerete una particolare formazione di due gigantesche rocce posizionate a V.
Tra i due massi giganti potrete scorgere il Sassolungo per un’inquadratura fotografica davvero unica!
La Malga Pieralongia a 2290 metri, è l’ultimo punto di ristoro prima di arrivare alla vetta del Seceda, ancora un’ultima salita abbastanza ripida e ce l’avrete fatta!
Continuate in direzione Seceda costeggiando il fianco della montagna, fino ad arrivare alla Forcella Pana.
Da questa posizione avrete una fantastica e ravvicinata visuale sulla Grande e Piccola Fermeda.
Il più è fatto, arrivare al Seceda ormai è una passeggiata, superate le ultime poche centinaia di metri e arrivate alla vetta posta a 2.519 metri, dove sorge uno splendido crocefisso.
Da questa posizione privilegiata potrete ammirare tutto l’alpeggio nella sua grande estensione.
La vista potrà abbracciare anche tutta l’Alpe di Siusi con alle spalle il gruppo del Catinaccio.
Dalla vetta del Seceda è molto caratteristica anche la vista sul gruppo del Puez Odles di cui potrete vedere il versante a nord che fino ad ora era rimasto nascosto.
Dalla vetta potete scendere a ristorarvi al rifugio Seceda che è anche l’arrivo della funivia che parte da Ortisei.
Guardando ad est potrete osservare il Gruppo del Puez Odles da un’ottima angolazione.
Per scendere seguite la strada sterrata principale che con una pendenza dolce vi porterà fino al Col Raiser.
Durante la discesa la vista sarà sempre ampissima permettendovi ad esempio di vedere il monte Stevia con di fianco il Gruppo del Sella.
Oppure il gruppo del Sassolungo. Il tutto costantemente immersi negli alpeggi puntellati da caratteristiche baite.
Seguendo il sentiero vi ritroverete al rifugio Odles da cui eravate partiti.
Varianti al percorso
Variante 1: Salire a Col Raiser senza prendere la funivia
L’escursione descritta nell’articolo pur essendo splendida, non si rivela particolarmente impegnativa. Gli escursionisti in cerca di una sfida più tosta possono evitare di prendere la cabinovia e partire dal parcheggio della funivia di Col Raiser e salire al rifugio Odles a piedi. In questo caso considerate che dovrete affrontare tra andata e ritorno, 6,5 km di percorso e 550 metri di dislivello.
Variante 2: Rientrare da Seceda con la seggiovia
Arrivati alla vetta del Seceda potreste decidere di rientrare sfruttando la seggiovia per la discesa. Questa soluzione consente di risparmiare 2,7 km di percorso e 400 metri di dislivello in discesa aggiungendo però una piccola salita di 80 metri di dislivello per andare dall’arrivo della seggiovia al rifugio Odles.
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