Escursione al Monte Puscio (Croce di Maiano) da Alpe del viceré
Il monte Puscio, conosciuto anche come Croce di Maiano, è un rilievo di 1141 metri che si trova all’interno del triangolo lariano tra il Bollettone e il Palanzone. Oltre alle suddette montagne il panorama è molto ampio sulle principali vette della zona tra cui: Grigne, Cornizzolo, Monte Rai e Corni di Canzo.
Il punto di partenza consigliato è l’Alpe del Vicerè ad Albavilla (Co) oppure si può salire, con un percorso più lungo ed un maggiore dislivello, da Crevenna, passando dall’Eremo di San Salvatore.
L’escursione al monte Puscio è perfetta per le famiglie in quanto presenta un dislivello contenuto distribuito in modo regolare lungo un percorso in perfette condizioni immerso nel bosco.
La strada forestale sale con una pendenza dolce fino a Capanna Mara dove è possibile ristorarsi. L’ultimo tratto diventa sentiero e vi accompagnerà, attraverso piccoli saliscendi, alla Croce di Maiano.
Lungo tutto il tragitto non sono presenti pericoli e l’escursione può essere affrontata anche da bambini piccoli.
Arrivare in macchina all’Alpe del Vicerè è molto comodo, la strada che parte da Albavilla è lunga 5 km con un dislivello di 450 metri. Tuttavia è piuttosto larga e in ottime condizioni risultando praticabile anche per chi non è esperto di strade di montagna.
Sia alla partenza che poco prima della vetta sono presenti ristoranti e rifugi in cui fermarmi.
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Mappa e profilo altimetrico
Itinerario per monte Puscio
La partenza dell’escursione è in località Alpe del Vicerè che si può comodamente raggiungere in macchina. Il parcheggio è grande tuttavia la domenica arrivate prima delle nove per essere sicuri di trovare posto.
Superate la zona dedicata alle vetture dirigendovi verso il rifugio Cacciatori lungo una strada che dapprima è asfaltata per poi diventare forestale. Seguitela, vi condurrà fino al rifugio Capanna Mara.
Superate il rifugio Mara, il percorso diventa un sentiero con vista a destra sul Bollettone.
A sinistra invece potrete ammirare il Palanzone.
Il sentiero prosegue attraverso piccoli saliscendi e mantiene all’interno di un bosco.
Ci siamo, ecco la vetta del monte Puscio e la Croce di Maiano.
Alle vostre spalle si erge la piramide del Palanzone.
Molto bello il panorama anche verso Grigne e Corni di Canzo.
A questo punto potete rientrare al Capanna Mara dove ristorarvi e quindi scende all’Alpe del Vicerè oppure, se volete allungare il percorso, proseguire per il Pizzo dell’Asino o il monte Palanzone come indicato di seguito nelle varianti.
Varianti al percorso
Variante 1 – Pizzo dell’Asino
Questa variante aggiunge 3,5 km e 180 metri di dislivello al percorso principale. Lo consiglio a famiglie ben allenate oppure a escursionisti.
Rientrati a capanna Mara proseguite verso il monte Palanzone.
Trovate pochi metri prima della capanna un sentiero sulla destra per Bocchetta di Lerna. E’ una scorciatoia che vi porterà sul sentiero principale che torna ad essere una strada forestale larga e con pendenza dolce.
Continuate finché non vedete sulla destra un cartello che indica Pizzo dell’Asino. Il sentiero diventa stretto e dovrete superare una salita breve ma ripida.
Arrivati in vetta continuate lungo il sentiero in modo da superarla e scendere alla Bocchetta di Palanzo. Svoltate a destra e tornate a capanna Mara.
Variante 2 – Monte Palanzone
Questa variante aggiunge 5 km e 340 metri di dislivello. Più che alle famiglie la consiglio a escursionisti. La salita per arrivare in vetta al Palanzone è piuttosto ripida e sotto il sole. Affrontarla con dei bambini dopo aver percorso un escursione già abbastanza lunga potrebbe scatenare diversi capricci!
Come per la variante 1, si supera Capanna Mara e si seguono le indicazioni per il Palanzone. Arrivati alla bocchetta di Palanzo guardate a destra, dopo 20-30 metri troverete un sentiero che sale.
La salita è lunga solo 700 metri in cui dovrete superare un dislivello di 200 metri.
Dalla vetta godrete di un panorama bellissimo su tutte le montagne del triangolo lariano, le Grigne, il Resegone e nelle giornate limpide potrete vedere bene anche il gruppo del monte Rosa.
Gallery immagini
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